Grande entusiasmo per il terzo appuntamento internazionale degli allievi dell'Accademia Teatrale Sofia Amendolea

“Nightmares of the Concentration Camp” in scena il 6 Settembre 2008 al Festival di Dzarzemia  – Poland

Nightmares of the Concentration Camp presentato dall’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea” in Polonia

Nightmares of the Concentration Camp presentato dall’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea” in Polonia

Il 6 Settembre 2008 nella Imperiosa Cornice Polacca della Sala Widowiskowa Centrum Kulturi l’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea”, dopo la magica esperienza Russaha riproposto con grande entusiasmo al ZDARZENIA FESTIVAL,  Festival Internazionale della Didattica Teatrale e che mette a confronto le Migliori Accademie Teatrali Internazionali, lo Spettacolo “Nightmares of the Concentration Camp” – regia di Fabio Omodei.
Gli Allievi-Attori dell’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea” hanno approfondito il doloroso argomento dei Campi di Sterminio grazie ad viaggio studio presso i Campi di Sterminio di Auschwitz e Birkenau in Polonia e tramite l’analisi di materiale audiovisivo e fotografico sulla tragedia della SHOA e sui processi ai criminali di guerra nazisti.

Nightmares of the Concentration Camp presentato dall’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea” in Polonia

“Nightmares of the Concentration Camp” racconta la storia attraverso gli occhi di Adolf Eichmann (tenente-colonnello delle SS che nel corso della “soluzione finale” organizzò il traffico ferroviario che trasportava gli ebrei ai vari campi di concentramento) catturato dagli agenti del Mossad  in Argentina e condotto a Israele per essere processato. Le scene inerenti il processo sono scritte rispettando gli atti e le testimonianze del Processo all’ufficiale nazista tenutosi nel 1960 e costituiscono il filo conduttore della storia e la linea temporale principale da cui si dipartono flashback nel campo di sterminio; qui si sviluppano le vicende di cinque deportati, tra cui i tre agenti del Mossad, e di una Kapò che tentano di fuggire. L’intensa attività di documentazione ha permesso agli attori la costruzione di una specifica “memoria emotiva” che cerca di evitare aspetti ingenui e superficiali. Fulcro del lavoro registico è stato, infatti, l’indagine psicologica compiuta per mezzo di improvvisazioni emotive e drammatizzazioni corporee. Una volta costruite le identità dei personaggi è stato possibile dar vita agli incubi nascosti nelle loro menti sofferenti. “Nightmares of the Concentration Camp” non si propone di ricostruire la vita nel Lager come cronaca storica; scopo principale è dar vita agli aspetti più irrazionali ed istintivi del dolore. L’INCUBO diviene sospensione della realtà, sostituzione della quotidianità con una realtà mostruosa oltre l’immaginazione, una realtà non tangibile a cui, forse, è preferibile la morte. Con Irene Fiasconaro, Simone Fraschetti, Irene Faccio, Cristina De Lucia, Ruggero Lorefice, Tatjana Callegari, Ilaria Andaloro, Valeria Nardella.